“Le metriche dei social non sono tutte uguali”. Cronache dal Web Marketing Festival 2018

Un Web Marketing Festival ormai non più solo web marketing e sempre più innovazione, a 360°. Dall’hackathon sulle fake news alle sale tematiche dedicate alla tecnologia (dall’AI alla blockchain).

Ma all’interno del grande spettacolo dei tre giorni dell’innovazione, c’è sempre spazio per l’approfondimento sulle strategie di marketing digitale.

1) Le metriche dei video tra YouTube e Facebook

Interessantissimo l’intervento del padrone di casa, Giorgio Taverniti, con un focus sulle metriche video.

Innanzitutto è importante fare attenzione alla differenza nella misurazione delle KPI dei video tra Facebook e Google:

a volte ciò che Facebook chiama “Visualizzazione di un video” per YouTube è semplicemente una “Impression della Thumbnail”.

Quindi attenzione a optare per Facebook solo perché l’engagement sembra migliore.

Per dare un valore ai dati, nel contesto di YouTube può essere utile monitorare due metriche, funzionali a due diversi obiettivi:

  1. aumentare il pubblico: visualizzazioni al mese / iscritti al mese
  2. aumentare l’interazione: visualizzazioni al mese / commenti al mese

2) L’evoluzione delle strategie di posizionamento

Quest’anno un’intera sala è stata dedicata al tool SEO Zoom, in cui si sono trattati molteplici temi, dall’audit al marketing turistico.

Nella sala si è discussa l’evoluzione delle strategie di posizionamento:

  1. Google pre Panda: keyword targeted thin content (migliaia di contenuti, uno per ogni keyword)
  2. Google post Panda: pillar content (un contenuto enorme che prova ad intercettare tutte le keyword)
  3. Google oggi: focused content (contenuti mirati a search intent specifici degli utenti)

3) Marketing turistico

Sempre nella sala SEO Zoom un intervento è stato dedicato al marketing turistico, con suggerimenti per gli operatori del settore.

Innanzitutto si suggerisce di analizzare la stagionalità in funzione del proprio target. Se per il target generalista la stagione turistica parte dalle due settimane prima di Pasqua, se si vuole raggiungere gli altospendenti è utile puntare sui periodi di bassa stagione.

Per quanto riguarda i canali invece pare che in YouTube, strano a sentirsi, ci sia ancora poca competizione.

Quindi: a bomba!

4) Il web marketing politico

Un ultimo interessantissimo intervento quello di Matteo Lolletti meno tecnico e più di analisi socioculturale, sull’evoluzione dello storytelling e la sua relazione con la comunicazione politica.

Secondo Lolletti il genere della narrazione contemporanea è il melodramma che dalle soap opera si è diffuso in modo capillare in varie forme di marketing, tra cui quello politico.

Guardando le elezioni politiche del 2018 si possono identificare temi legati al melodramma, come la sicurezza (nel caso della Lega) e la differenza rispetto agli altri, intesi come il “nemico” e il “cattivo” (nel caso del Movimento 5 stelle). Ed ecco un esempio:

A questo video proposto da Lolletti al Web Marketing Festival, mi permetto di aggiungere il falso leak del video della Sindaca di Torino Chiara Appendino che va ben oltre il melodramma per arrivare alla più trash delle parodie:

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