“Bella ciao” ai tempi di Twitter

Premonizioni sul civic engagement del 2010 (del 29/04, per essere precisi)

Salve, sono un US citizen e vorrei partecipare alla vita politica del mio paese. Visto che viviamo in una società in rete ho deciso di utilizzare i SNs per fare sentire la mia voce.
All’inizio ho pensato di organizzare una campagna di supporto alla riforma sanitaria di Obama, tema sicuramente trattato nel discorso annuale sullo Stato dell’Unione che si terrà, probabilmente, dice la stampa, il 2 Febbraio. Mah, mah, il 2 Febbraio?!?! Oh già comprato i pop corn per godermi la 6×01 diLost. Si fotta Obama, la sanità e l’America tutta.
Se devo morire senza assistenza gratuita almeno voglio sapere chi c’è nella tomba [n.d.r. ok, era il cliffhanger della 4 stagione, ma la fine della 5 non me la ricordo]. Così grazie a tante twitterate #NoStateOfUnionFeb2 la Casa Bianca ha garantito che la prima dell’ultima stagione della serie è salva.

Salve, sono un italiano medio. Un po’ di sinistra ma non troppo impagnato. L’unica attività politica a cui partecipo con costanza è il concerto del primo maggio. Solo che quest’anno a maggio sarò in Patagonia alla scoperta delle meraviglie di un mondo non colonizzato dall’imperialismo americano. Per cui, gentile sistema televisivo italiano, non è che mi anticipereste il primo maggio? Tipo, non so, al 17 gennaio, che poi il 18 parto? Cosa dite? C’è la prima puntata del serale di Amici? Meglio. Così me li guardo assieme. Sai che sballo la De Filippi che urla: “non c’è 17 gennaio senza Bella ciao!”

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Ci sono un cittadino americano, un italiano medio e un medico petomane pategone (come si chiamano gli abitanti della Patagonia?) su un aereo di linea dell’Oceanic Arlines. Ad un certo punto perdono i sensi per 2 minuti e 17 secondo. Tutti e tre hanno una premonizione su cosa succederà il 29 aprile 2010.

Il cittadino americano invia un messaggio su Twitter: “@DamonLindelof @CarltonCuse WHAT THE FREAK?! THIS IS NOT AN EXPLANATION”

L’italiano medio si reca alle urne e scrive sulla scheda elettorale: “GOVERNO LADRO: ridacci i Nomadi, che senza il gruppo di Daolio noi non si sa checcantare”.
Poi si ricorda che i Nomadi esistono ancora (ma con un’altra formazione) e soprattutto di aver cambiato destinazione (dalla Patagonia alla Padania).
Così riscrive: “GOVERNO LADRO: ridacci i nomadi, che senza li zzincari ai semafori noi non si sa chi insultare”.

Il medico petomane invoca il cielo che la Patagonia venga invasa dall’imperialismo occidentale, così potrà finalmente godere dei benefici del NO GAS GIULIANI.

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