In uscita il 12 Maggio 2016 il volume “Vivere online” scritto assieme al prof. Paccagnella.
Sarà presentato al Salone del Libro di Torino Domenica 15 Maggio alle ore 15 nella sala Future Lab all’interno della sezione Book to the Future.
Ecco un’anticipazione dei contenuti del libro:
Vivere online, Il Mulino 2016
Le identità online, le relazioni sui social media, e le forme di conoscenza costruite e diffuse attraverso la rete sono le tre grandi questioni affrontate in questo libro.
Identità
Cosa succede quando la prima cosa che gli altri conoscono di noi è il contenuto del nostro profilo sui social network? L’identità è costituita da ciò che pensiamo di essere, ma anche da come gli altri ci vedono. Da come ci presentiamo al mondo, ma anche da come questa presentazione viene recepita, interpretata e vissuta. Oggi i social network ci offrono l’illusione di poter controllare la nostra identità, selezionando solo le nostre fotografie migliori, i riconoscimenti positivi ottenuti, i nostri sentimenti più nobili. Eppure ogni elemento accuratamente scelto per la nostra “vetrina”, finisce per raccontare agli altri anche ciò che non vorremmo, o ciò che di noi stessi non conosciamo.
In una società in cui le identità continuano a essere importanti, la rete offre numerose opportunità per cogliere i processi riflessivi attraverso i quali, a partire dalle nostre biografie, dai nostri incontri e dalle nostre esperienze sociali, giorno dopo giorno assistiamo alla costruzione di noi stessi.
Relazioni
Viviamo davvero in un “piccolo mondo” dove siamo tutti collegati gli uni con gli altri? La società “globalizzata” moltiplica le possibilità di contatto e la mobilità di persone e cose. Al tempo stesso però, spesso ci ritroviamo in luoghi o tra persone fin troppo familiari: perché abbiamo già visitato quei luoghi nelle loro ricostruzioni virtuali o nelle recensioni online, perché siamo tra “amici di amici” con un background comune, perché condividiamo la stessa passione per un personaggio, un genere musicale, uno stile di vita.
In un mondo che fa della flessibilità e dell’incertezza le sue bandiere, i contatti che siamo in grado di attivare attraverso la rete diventano una delle prime forme di capitale sociale. Nel nostro portafoglio di relazioni online si trovano gli amici che ci segnalano l’occasione per ricollocarci sul mercato del lavoro, i conoscenti che affittano un alloggio proprio nella nuova città in cui ci stiamo per trasferire, ma anche e sempre più spesso, con una frequenza salita a ritmi vertiginosi negli ultimi anni, l’amore della nostra vita (o perlomeno di un frammento di essa). Online troviamo anche chi non incontreremo mai di persona, ma di cui conosciamo le emozioni quotidiane più intime grazie a una passione in comune. Con tutte queste persone possiamo intraprendere nuove avventure lavorative sognando di coniugare il divertimento con il guadagno, mettendo in comune ingegno e creatività e cercando di rimanere padroni del frutto del proprio impegno.
Conoscenza
Come possiamo distinguere la verità, se mai ne esiste una, dal mare magnum di bufale, notizie sbagliate, opinioni non provate, disinformazione e propaganda su internet? Diventa sempre più facile trovare ciò che cerchiamo, comprese le conferme delle nostre idee. Scienza e cronaca moltiplicano i loro punti di vista e offrono teorie, resoconti, dati apparentemente “oggettivi”, pronti per l’uso sugli scaffali del supermercato della conoscenza online. In compenso diventa sempre più difficile trovare quello che non cerchiamo, perché gli algoritmi dei social network e dei motori di ricerca sono progettati per gratificarci, offrirci conferme, presentarci notizie e “amici” selezionati su misura per le nostre preferenze, oscurando o mettendo in secondo piano tutto ciò che presumibilmente si allontana dai nostri interessi. Si apre allora la sfida a riscoprire la meraviglia, lo stupore, l’inaspettato, la serendipity casuale. A uscire, insomma, dalla bolla di comfort ritagliata attorno a ognuno di noi.
In un momento in cui internet è ormai una presenza stabile nella vita quotidiana, dobbiamo trovare il modo per scegliere le forme della nostra presenza online, per valutare l’importanza del capitale sociale rappresentato dai nostri “amici”, per decidere quale peso attribuire a ciò che leggiamo. Non esistono soluzioni “corrette” o risposte “esatte” a queste questioni, ma possiamo impegnarci a riflettere con cura e attenzione, in modo scientificamente aggiornato, superando luoghi comuni e certezze infondate. Questo libro vuole essere un piccolo contributo in questa direzione.
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