L’Europa dell’Est ha una patria del fintech: Vilnius. Anche se non vuole ammetterlo, preferendo essere associata ai Paesi Scandinavi. Eppure da Polonia, Repubblica Ceca e Romania, chi vuole innovare nel settore pagamenti digitali, criptovalute e finanzia alternativa atterra nella capitale delle Lituania.
Ecco i luoghi dell’innovazione che ho scoperto in Lituania, scelta come meta per il ponte di ferragosto.
Vilnius, patria delle barbabietole e del fintech
Alla convergenza tra il più economico biglietto aereo e le temperature medie estive più basse, ho identificato Vilnius come meta per il ponte di ferragosto. È così, dopo un volo di due ore e mezza sull’aereo che sembra quello delle Winx, mi sono trovata in Lituania: patria della barbabietola, dell’ambra e… del fintech.
L’ho scoperto in real time, cercando eventi su Facebook local. Tra lezione di Zumba e Dance Music Night, sono spuntati fuori meetup sui bitcoin e pranzi con startup di digital payment.
Nella settimana del 15 agosto. Ripeto: nella settimana del 15 agosto. Ed erano pieni.
Rise Villnius, la community lituana che parla inglese
La community manager di Rise Vilnius mi ha fatto visitare il loro coworking: una delle 7 sedi di Rise, l’hub creato dalla banca internazionale britannica Barclay per esternalizzare lo sviluppo di soluzioni innovative nell’ambito finanziario.
Le aziende affittano una scrivania e condividono i professionisti: designer e big data analyst che però non si sentono freelance ma parte di un’azienda, Rise.
Chi cerca investimenti invece deve passare attraverso l’acceleratore, gestito, sempre per Barclay, da TechStars.
Vilnius Tech Park, il campus per innovatori
Il parco tecnologico di Vilnius è un parco in senso stretto: con panchine e bambini in monopattino che si aggirano tra le case stile campus americano. Solo che invece di confraternite di studenti sono abitate da startup o coworker.
Tra gli eventi organizzati, anche quelli a tema criptovalute. Perché tanto interesse per bitcoin & Co.? Perché la Lituania ha un mercato piccolo ma particolarmente predisposto ad utilizzare sistemi finanziari alternativi. Lo dimostra l’interesse per le ICO (simili alle quotazioni in borsa ma attraverso le cryptocurrency): dopo Cina e USA la Lituania è il terzo paese per capitali investiti in ICO nel 2017.
Barbabietole e street art
Stufo di tutto questo digital e vuoi qualche curiosità turistica? Beh, ti dico solo che la zuppa di barbabietole in estate va servita fredda e che la migliore alternativa ai musei (non particolarmente interessanti e spesso chiusi durante le festività) è la street art (qualche foto nell’album Facebook sul mio viaggio in Lituania).
Se invece le culture dell’innovazione ti incuriosiscono, ecco gli altri racconti delle startup city in Nord Europa.
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