Presentato al IX Convegno Nazionale AIS – Stati, Nazioni, Società Globale: Sociologicamente, 24 Settembre 2010.
Abstract
Internet è una risorsa utilizzata da un’estesa fascia di popolazione per acquisire informazioni, anche in relazione a problematiche di salute fisica e mentale. Le caratteristiche partecipative e globali della rete favoriscono l’emergere di gruppi di supporto online, in cui individui con un comune problema, oltre a condividere informazioni e conoscenza pratica, offrono sostegno reciproco. Un caso particolare di gruppi di supporto sono le “extreme communities” come i siti “pro-ana”, che nei discorsi pubblici vengono rappresentati come ambienti di promozione dell’anoressia come “stile di vita”. Tuttavia indagini sociologiche ed etnografiche hanno messo in luce il ruolo dei siti pro-ana come spazi di condivisione ed elaborazione della sofferenza attraverso cui superare l’isolamento sociale derivato dallo stigma che pesa sulle malattie mentali quali i disturbi del comportamento alimentare (DCA). Per indagare il fenomeno pro-ana nel contesto italiano ho condotto uno studio pilota analizzando il contenuto testuale e visuale di 50 blog pro-ana. La costruzione di un cybercorpo pro-ana è un tentativo di marginare le “rotture biografiche” create dall’«inferno» e dalla «lotta» interiore, vissuti da coloro che soffrono di DCA.
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