Non nascondiamoci dietro un raggio di sole! Dobbiamo ammetterlo: il freddo non è più alle porte.
Ha bussato, e siccome nessuno gli ha aperto (e siccome non è un vampiro) se ne è sbattuto della nostra freddezza e ci ha imposto la sua.
Però non dobbiamo nemmeno nasconderci dentro una coltre di nebbia. Perchè alla fine anche il freddo ha i suoi perchè:
…perchè col freddo si può passeggiare sgranocchiando caldarroste a 50 euro al chilo.
…perchè col freddo si possono indossare i paraorecchie comprati l’anno scorso, che nel 2009 erano di nicchia, ma nel 2010 sono diventati di massa.
…perchè col freddo, tra una lezione di Macroeconomia a una di Sociologia della Comunicazione A, ci si può rifugiare in un bar e ripigliarsi con un cappuccino e 10 minuti su YouTube, mentre si finge di sistemare la tesina.
WOOOOOPS: no. Questo mi sa che in Italia è avanti coi tempi come un paio di paraorecchie nel 2006.
E dire che l’anno scorso ho scritto metà della tesi rinchiusta in una coffeehouse tra un Frappuccino® allo sciroppo di fragole e un “ciao alla mamma” su Skype.
Però quella era l’Ammerica. Nell’Ammerica c’è il wi-fi in ogni bar e nessuno ti guarda male se te ne stai solo soletto arrampicato su uno sgabello a navigare nell’Internét. Certo, nell’Ammerica un espresso me lo sognavo ad ogni sip di simil coffee sciroppato. Ma quello che non capisco è perchè non posso vivere in un mondo in cui c’è sia il wi-fi pubblico, sia un buon cappuccino (senza il Frap®).
Anzi, sapete cosa?, se quel mondo non c’è da oggi io me lo invento: l’appuntamento è per domani con la mia prima Wi-Fantasia. Nella rubrica domenicale “Confession of a Wifiaholic”, vi racconterò cosa ci farei io con il wi-fi libero (…o quasi)!
See u tomorrow & share your wi-fantasy on the FB group Mad for Wi-Fi!
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