La comprensione del mondo che ci circonda, spesso emerge dalla comparazione con le realtà distanti. Nonostante la rete sia un fenomeno globale, le pratiche di adozione variano da Paese a Paese, come conseguenza delle culture locali.
Comparando le pratiche d’uso di computer, social media e Wi-Fi da parte di giovani peruviani, brasiliani ed italiani, Alice Bianchi ha descritto un panorama variegato. Integrando a precedenti indagini quantitative, 30 interviste svolte ad universitari di Poxereu (Brasile), Huacho (Perù) e Savona (Italia), emerge innanzitutto una maggiore predisposizione degli abitanti del sud america all’utilizzo sia di computer che di connessioni Internet pubbliche.
In Brasile e Perù vi è infatti un alto utilizzo degli Internet Point a pagamento, come conquenza della mancata diffusione della connessione privata. L’uso delle reti pubbliche Wi-Fi invece sembra alto sia a Poxereu che a Savona, mentre non è ancora diffuso a Huacho.
Questi dati, anche se basati su un campione ridotto e non rappresentativo, sono sufficienti per fare emergere molteplici spunti di rilessione. In particolare credo che sarà interessante osservare le differenti dinamiche di diffusione e di adozione delle tecnologie wireless tra i Paesi occidentali e le economie emergenti, in cui la minore diffusione della rete fissa potrebbe favorire gli investimenti in Wi-Fi e Wi-Max.
I primi indizi di questa tendenza arrivano dai dati di diffusione delle connessioni mobile nelle cosiddette BRIC countries (Brasile, Russia, India e China) dove la congiuntura tra crescita economica ed elevato numero di abitanti determina l’emergere di grandi mercati per le nuove tecnologie di comunicazione.
(Altre ricerche coming soon)
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