Il fandom ai tempi dei social network.
Sono stati fanatici. Si sono riabilitati come appassionati. Sono stati cooptati come gruppi di brand. Ed ora i social network stanno rivelando la natura fanatica di ognuno di noi. Volenti o nolenti.
Nolente è stato Friendster, uno dei primi SNS a diffondersi negli Stati Uniti e in cui sono emersi i primi Fakester: profili creati dai fan per aggregare appassionati attorno al proprio culto. Quest’uso non previsto del servizio però non è piaciuto ai suoi creatori che hanno così fatto strage di Fakester, eliminando i profili di dubbia autenticità. Così i fan, soprattuto di band musicali, sono migrati in MySpace, decretandone il successo (almeno negli Stati Uniti) [boyd 2008]. In ultimo arriva Facebook che istituzionalizza i gruppi di fan attraverso i “Gruppi”. Ci sono anche le “Pagine”, ma quella è un’altra cosa. Perchè per creare una pagina è necessario “certificare di avere la qualifica di rappresentante ufficiale di questo marchio o di persona autorizzata a creare una pagina Facebook con questo oggetto.”
Tuttavia, se vi sono pochi dubbi che il Personaggio pubblico “Gianluca Neri” possa legittimamente creare una pagina di se stesso, viene da chiedersi chi rappresenti il “Joker”, “Atreiu” o addirittura l’emoticon “xD”. Ma soprattutto mi domando: a chi è necessario chiedere l’autorizzazione per diventare il rappresentante ufficiale del “Pancarrè con la nutella” o “La punta di cioccolato del Cornetto Algida”?
Un caso di plagio certo l’ho però individuato, perché sono abbastanza sicura che la moda: “IL PIGIAMA TUTTA LA DOMENICA!” è stata inventata da me. Ho deciso di non fare causa all’illegittimo creatore solo perchè non ho alcuna documentazione che attesti la mia maternità di tale culto.
Lascia un commento