Roberto Saviano ha ideato e prodotto uno dei più interessanti ed importanti “progetti d’informazione” degli ultimi anni [come mi ha ricordato Marco_giornalistaATempoPerso]. Nel seguito mi riferirò a questo ideale – nel senso che dovrebbe diventare l’ideale modallo dell’AltroGiornalismo italiano – prodotto come “progetto Gomorra”.
Quanto segue è la mia parziale/semplicata/insufficiente visione della conistoria di “progetto Gomorra”. Con l’obiettivo di comprendere le fasi del processo che ha reso fatto conoscere alle masse un fenomeno pubblicamente sommerso e istituzionalmente semplificato.
[Genesi: il bisogno di rendere pubblico il fenomeno]
[1979]
Saviano nasce a Napoli.
Nella società napoletana è radicata la Camorra.
La Camorra non è solo un’organizzazione criminale, ma una SubCultura che, radicata nella Cultura della Città/Napoli e del Paese/Italia, diventa IperCultura.
Il Paese Italia ha una visione semplicistica e stereotipata del fenomeno Camorra.
Saviano intuisce la complessità del fenomeno Camorra.
Saviano vuole che il Paese Italia comprenda la complessità della cultura camorrista e la sua influenza nella Società/Italia.
[Metodo: per conoscere il fenomeno]
Saviano si infiltra nella SubCultura per conoscerla a fondo.
Saviano diventa etnografo del fenomeno Camorra.
[Comunicazione: dalla nicchia dei blog, alla massa del film]
Saviano dà vita al “progetto Gomorra” per comunicare all’Italia ciò che ha visto, compreso e appreso sul fenomeno Camorra.
[2003 – 2004]
Saviano rende pubbliche le sue ricerche attraverso il blog Nazione Indiana e le riviste PULP e SUD.
[2006]
Pubblicazione di “Gomorra” [Milano:Mondadori, 2006], con in copertina Knives di Andy Warhol.
Il progetto Gomorra diventa fenomeni di massa: tutti sanno chi è Saviano. Applausi e ammirazione.
[2008]
Gomorra [il libro], dopo due anni è ancora nelle Top Ten.
Esce nelle sale il film “Gomorra” [di Matteo Garrone, con Toni Servillo e tanti attori non professionisti. Fandango]
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