Non dico necessariamente che tutto quello che “ci fa male ci fa bene”. Semplicemente m’annoia sentire accusare i cattivi palinsesti di essere stimolo e sintomo dei mali d’oggi. Questo perchè non credo che la televisione possa avere come obiettivo l’educazione. La tv infatti è un mezzo di intrattenimento, e come tale deve essere trattato. Però divertendosi qualcosa magari si impara.
Ad esempio l’altra sera mi son fatta due istruttive risate guardando un dibattito sul Grande Fratello in una tv locale. C’era un prete, un deputato di sinistra e una scienziata della comunicazione che accusavano il GF di fornire modelli sbagliati ai “nostri giovani”. E mi ha fatto ridere non perchè si tratta di una barzelletta, ma perchè si continuava a dire che OGGI c’è questa corsa al successo facile, mentre UNA VOLTA c’erano modelli di impegno e fatica e sudore a indirizzare le giovani coscienze (e, mentre, scorrevano le immagini di “Bellissima”).
E allora ho pensato a quel mio vicino di casa che una mattina, tutto commosso, raccontava di aver visto un documentario di Rai Storia. Sentendo il Duce parlare da quel famoso balcone, era stato preso dal magone e da un’irresistibile voglia di: “abbracciare la armi e partire per l’Abissinia.”
Ora, conosco la moglie di questo signore, e già metà del desiderio di partire per la guerra è spiegato. Per l’altra metà, però, mi viene da pensare che non è tanto l’intento per i quali i programmi sono stati creati ad influenzarne l’uso, quando il bisogno di chi li guarda, di dare un senso al proprio risveglio.
Se quella giovane coscienza invece del Duce avesse visto Rambo probabilmente sarebbe cambiata solo la destinazione.
Così, se i giovani d’oggi aspirano ad Amici piuttosto che alla Scala, probabilmente cambia solo il colore dei body con cui si iscrivono al corso di danza. Perchè, a quanto ho sentito dire, in seguito al fenomeno DeFilippi le iscrizioni adolescenziali alle scuole di ballo sono aumentate. Magari perchè una “salama da sugo” con la tuta azzurra è un modello più raggiungibile di un’étoile in tutù. E comunque sempre meglio di una bomba all’iprite.
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