Nell’eterna lotta tra le piattaforme che rilasciano ogni giorno nuove feature e i clienti che giustamente vogliono stare al passo con i competitor (o, ancora meglio, un passo avanti) ho trovato come alleato gli eventi organizzati da SearchOn, tra cui il pop (sempre più pop!) Web Marketing Festival.
Web Marketing Festival è un evento pop: evviva!
Quando dico pop, intendo “popolare” nell’accezione più positiva del termine. Rendere pop qualcosa per me significa divulgarlo, trovare un linguaggio per renderlo accessibile ad un pubblico più ampio rispetto a quello dei professionisti.
Anch’io lavoro spesso nel tentativo di rendere pop i temi a cui tengo. Ho cercato di farlo con il mondo delle startup (con gli eventi di Treatabit), sto cercando di farlo con il visual design (per il festival Torino Graphic Days). Lo fa SearchOn e il suo CEO Cosmano Lombardo con il digitale.
Il Web Marketing Festival è un evento che divulga la cultura del marketing digitale non solo con contenuti di aggiornamento per i professionisti, ma anche parlando a un pubblico più ampio: gli studenti (con il WMFLab), le aziende (startup e PMI), le istituzioni e le ONG interessate ad orientarsi in questo mondo.
Il digitale come strumento di innovazione e di impatto sociale
Quest’anno il Web Marketing Festival è iniziato in modo sorprendente ed emozionante: con I cento passi dei Modena City Rambles (live!)
Sorprendente perché non mi aspetto che un evento di web marketing inizi con un concerto o inizi parlando della lotta alla mafia. E invece tutto acquisisce un senso quando Cosmano annuncia la mission del festival: avvicinare le persone all’innovazione e al digitale ed utilizzare questi come strumenti per avere un impatto positivo sulla società (per la lotta alla mafia, per l‘accessibilità degli strumenti digitali, ad esempio).
In linea con la mission orientata verso la social innovation anche la startup premiata durante la startup competition: Watly, il computer ad energia solare che purifica l’acqua da qualsiasi fonte di contaminazione, genera energia elettrica e permette la connettività Internet, ovunque sia installato.
I 5 takeaways del festival
Di tanto si è parlato durante questi due giorni: di sociale, di innovazione, di startup… e poi eccoci alla vera e propria formazione e ad alcune riflessioni/informazioni/importantissimissimi reminder che mi sono portata a casa dagli interventi di questi due gironi.
1. L’utente medio non esiste, esistono le personas
[Fonte: Sala UX, Diego Lavecchia e Fabio Nucatolo]
Quando si progetta una piattaforma o una strategia di comunicazione il primo passo fondamentale è pensare al pubblico a cui si sta parando definendo dei modelli ideali qualitativi attraverso i seguenti passaggi:
- Interviste contestuali
- Analisi dei risultati
- Creazione delle personas
- Identificazione della personas principale
- Sviluppo del servizio/comunicazione pensando alla personas identificata
2. Applicare l’approccio test and learn all’ads
[Fonte: sale Facebook Marketing e Social Media Strategy]
Nei social non è importante comunicare tutti i giorni, ma:
- farlo con costanza
- con contenuti che rispondono ai bisogni degli utenti
- con un approccio test and learn, soprattutto se si sviluppano campagne di ads
In particolare per le campagne di ads è importante:
- La definizione del pubblico: ad esempio attraverso le lookalike audience (secondo Angelo Marolla sono uno dei modi migliori per costruire i pubblici)
- Fare A/B test: per riuscire a comparare i risultati è utile definire un budget fisso per ogni opzione (se lo deleghiamo alla piattaforma potrebbe non distribuirlo equamente).
3. Usare di più (e meglio!) LinkedIn
[Fonte: sala Social Media Strategy – Andrea Cecchetti, Alice Zanchi]
È un social sottovalutato ma fondamentale per il B2B.
Può essere usato:
- per invitare ad eventi
- per targhettizzare i post organici (è l’unico social che consente di farlo)
- per fare ads: il modello di attribuzione dei click è last touch ma funziona in modo più fedele rispetto ad altre piattaforme. È importante non definire pubblici troppi ampi.
4. Sviluppare strategie inbound per il B2B
[Fonte: Sale Social Media Strategy e Email Marketing]
Nel settore business è fondamentale andare oltre le modalità standard di approccio al mercato:
- Non è necessario essere su Facebook
- Sviluppare strategie inbound facendo Education anche con Contributor esterni
- Superare la netta divisione tra i tre tipi di email marketing (Dem, newsletter, transazionali) per pensare al ruolo di ognuna in un diverso momento del Customer journey
5. Usare Twitter per gli eventi
[Fonte: Social Media Strategy – Alice Zanchi]
Twitter ha portato molte innovazioni nel mondo social: dagli hashtag alle campagne di lead ads. Attualmente l’uso soprattutto in Italia è in calo, o meglio: in stallo. Continua però ad essere utile in alcuni contesti, come ad esempio quello degli eventi.
Ecco alcuni consigli per utilizzarlo:
- Scegliere hashtag: deve essere parlante (e, se possibile, di massimo 10 caratteri); alcuni preferiscono inserire il riferimento dell’anno, altri no. Quest’ultima scelta consente di mantenere uno storico.
- Twitter Wall: in cui pubblicare i contenuti creati utilizzando l’hashtag. Meglio ancora se dando visibilità ai top influencer.
- Crowdspeaking: attraverso tool come Thunderclap
Infine aggiungo la mia personale opinione: Twitter è fondamentale per gli eventi di web marketing perché è una delle poche nicchie attive. Ma soprattutto può essere usato per prendere appunti e socializzarli. E poi, molto velocemente, trasformali durante il viaggio di ritorno in un post come questo grazie all’app di WordPress (sì, tutto da smartphone).
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