E nulla: è successo. È finito la spazio. Tipo quando finisce lo spazio sull’iPhone ma peggio. Perché una casa nuova costa più di un Galaxy Note e per le librerie non c’è neppure l’obsolescenza programmata (Vero? Vero?!). E quando non c’è più spazio non puoi fare più foto. Non puoi piú comprare libri. E questo è un peccato.
Quindi c’è solo una soluzione: il booksharing, ovviamente con il contributo del digitale.
Il format è questo: io leggo un libro. Anzi lo rileggo. Uno al giorno, uno alla settimana, uno al mese. Ancora non so. Perché ogni libro richiede il suo tempo e l’unico momento in cui ho del tempo è quello del viaggio. In attesa del treno. In un campeggio senza corrente. Durante un pranzo tra le barbabietole dove il 3G non prende.
Dopo che ho riletto il libro, lo regalo. Al miglior offerente, a chi me lo chiede su Instagram o alla prima panchina che incontro, come il bookcrossing vorrebbe.
Il primo da cui ho cominciato è Libri da ardere, di Amelie Nothomb. Tra le mie scrittrici preferite di sempre. Che con il suo testo teatrale ambientato durante la guerra, in cui il freddo porta a bruciare i libri per scaldarsi, mi ha fatto ricordare che la letteratura non può essere un complemento d’arredo. Perché “quando i libri hanno solo pochi giorni di vita, bisogna goderseli fino in fondo”.
Allora ho deciso di dare pochi giorni di vita a ogni saggio e romanzo della mia libreria BILLY, per poi condividerlo. E in quei pochi giorni lo rileggo, lo pubblico su Instagram con l’hashtag #1libro1viaggio e poi te lo regalo, se vieni a prendertelo o mi dici dove portartelo. Se nessuno lo adotta, a fine mese lo lascio al sicuro nella biblioteca dei MagazziniOz dove puoi sfogliarlo, leggerlo, oppure acquistarlo.
Seguimi nel mio viaggio, senza fretta, perché c’è tempo. Sto andando a piedi fino a Roma; sono partita lo scorso anno e arriverò probabilmente il prossimo lustro. Ci saranno altri viaggi in mezzo: la maggior parte a piedi e con un libro nello zaino. Se ti piacerà il mio consiglio di lettura non avrai che da chiedere e te lo regalerò al mio ritorno.
Inspiration
Come tutte le cose che faccio, anche questo progetto nasce da un’ispirazione. Anzi diverse. Da alcuni profili Instagram distanti per temi e intenti, ma che credo ottimi esempi di visual storytelling: le #bookbreakfast di Petunia Ollister e dai colori dei viaggi di giuliacrocs.
E poi dall’incontro con Le strade di Torino durante la #roundaccademy by RoundAbout.
Lascia un commento