[Nell’Università occupata, il primo incontro del laboratorio di poesia performativa, con il mastro di cerimonie Sergio Garau. Il gruppo di mutuo aiuto per personaggi con problemi di scrittura genera improvvisazioni degeneri a partire da parole/incipit dati]
Essere o apparire? Questo è il teorema:
io sono la medium dell’inconsistenza
ma appaio sui mediums con estrema frequenza
io sono la MEnta piperita
m’appaio una MEgera incallita
io sono il Té alla vaniglia
m’appaio un’autodafè di paccottiglia
io sono una LATTINA incustodita
m’appaio una latrina imputridita
io sono un PRATO di margherite
m’appaio un prete con tante ferite
io sono un fornello clonato
m’appaio un fardello sfracellato
io sono una sedia lipossoluta
m’appaio una *caragliona* dissoluta
io sono una SCARPA con tanti fronzelli
ma paio una sterpa invasa dai cammelli
TANTO JELMINI E TANTO ONTESTA appaio
quando mi specchio nelle mie brame.
In fede, Ana defi
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