sono stata raccomandata

Amsterdam. Libreria Americana. Interno giorno. Davanti allo scaffale saggistica femminista da un’ora e un quarto. Il commesso sospetta di me: “sarà mica tornato in auge l’esproprio proletario delle bibbie della controcultura?” pensa. Una nederlandese a digiuno di inglese s’avvicina: “breaohv snoeyg … nariusodifu … Susan Sontag … aslflaf…”. Tra le poche cose che io e […]